mercoledì 17 settembre 2014

La Città dei boscaioli

La Città si interroga sul nuovo marciapiede del lungofiume: castigo degli dei o deforestazione civica?

Pioggia di iniziative sulla nuova e misteriosa superficie.

Spunta l'ipotesi minigolf: già pronta una cordata di imprenditori russi.



Il nuovo marciapiede del lungofiume riaccende il dibattito cittadino, dopo la pausa estiva e l'inutile attesa di sviluppi nella vicenda. Lo scabroso marciapiede è rimasto intonso e non sono ancora emersi indizi sulla sua destinazione finale, mentre un gruppo di periti agrari si è riunito in comitato e ha violentemente protestato contro l'utilizzo dell'agente orange come defoliante per gli alberelli abbattuti, al posto del più tradizionale e sicuro napalm.




"Il risultato è sotto agli occhi di tutti" ha dichiarato Guido Letti Sporangina, coordinatore del comitato "gli alberelli che contornavano il marciapide hanno perso le foglie e i tecnici comunali si sono visti costretti ad abbatterli, dopo aver vanamente tentato di rinforzarne l'apparato radicale con infiltrazioni di cherosene". Nonostante le gravi accuse ricevute dal comitato, il Comune di Senigallia si è affiliato alla Federazione Italiana Boscaioli per ottenere il patrocinio alle prossime iniziative di deforestazione civica previste per la primavera 2015.

Nel frattempo una serie di ipotesi si sono affacciate nel dibattito cittadino sulla destinazione del nuovo "centro sportivo Fiume Misa" come è stato simpaticamente ribattezzato il lungofiume. Subito scartata l'ipotesi di cantiere rimessaggio per motoscafi fluviali, l'attenzione dei pensionati del Centro Storico si è rivolta verso l'utilizzo come bocciodromo all'aperto, con l'organizzazione di alcuni tornei clandestini di prova che hanno evidenziato i grossi limiti della struttura. Nei test eseguiti dai pensionati è emersa una grave carenza strutturale, in un impianto dove non è prevista alcuna protezione per i veicoli in transito, con il rischio di perdere il pallino nel traffico dell'ora di punta.

Dopo il test delle bocce, il marciapiede è tornato all'utilizzo come campo d'allenamento per i Pulcini della Novafulgor Calcetto, l'aggressiva società sportiva gestita dai pensionati da cantiere colpiti dalla crisi dell'edilizia. Una destinazione provvisoria, in attesa che venga aperto il maxi impianto sportivo di piazza Simoncelli che sarà completato con l'abbattimento degli ingombranti platani.

Ma la destinazione definitiva è forse legata all'interesse di una cordata di imprenditori russi, intenzionati a realizzare un campo da minigolf sul lungofiume di Senigallia. "Sono imprenditori colpiti dalle sanzioni economiche occidentali contro la Russia" ha dichiarato l'Assessore alle Amenità, Gennaro Campanile "sanzioni che fortunatamente non sono state estese agli impianti sportivi e prima che ciò avvenga sarà interesse dell'Amministrazione rilasciare tutti i permessi in fretta. Altrimenti" ha concluso "ci vedremo costretti a lasciare il marciapiede alla sua funzione originale: luogo di transito per pedoni".





martedì 2 settembre 2014

Centottanta giorni

Mangialardi torna in trincea contro il Governo: "Macchè mille giorni, qui fra sei mesi si vota".

E' tutto pronto a Senigallia per la clamorosa protesta del Sindaco contro i tagli alla finanza locale attuati dal governo Renzi. L'Ufficio Anagrafe è stato dotato di una sala stampa e la fascia tricolore da riconsegnare al Prefetto è stata portata in lavanderia, a causa delle macchie di pistacchio rimaste dall'ultima inaugurazione.




Il motivo della protesta di Mangialardi è presto detto: dopo i tagli degli anni precedenti, il Governo ha applicato un'ulteriore stretta di 375 milioni di Euro a carico dei Comuni e la quota a carico del Comune di Senigallia è di 511.000 Euro. Una cifra notevole che va ad aggiungersi ai circa 7 milioni di Euro già sacrificati negli ultimi anni per rispettare il patto di stabilità e per la riduzione del debito pubblico.

E così, come nel settembre di tre anni fa, il Sindaco si vedrà costretto a fare irruzione nell'Ufficio Anagrafe e ad improvvisare una clamorosa protesta contro quest'ultimo taglio del governo Renzi, destinato a colpire i servizi comunali e la qualità della vita dei cittadini. Allora la protesta ebbe un grande effetto: due mesi dopo cadde il governo Berlusconi e i rottami furono recuperati da Monti, che trasformò i tagli agli Enti Locali in una disciplina economica, una scienza che sta trasformando le nostre città in accoglienti bidonville e i Sindaci in gabellieri di prossimità, vicini al cittadino.

Forse intimorito dagli effetti di quella sua protesta, Mangialardi non si è più ripetuto e per tre anni ha covato la sua rabbia istituzionale sotto la cenere. Ma ora i tempi sono maturi per dare una nuova scossa a Renzi, per rimetterlo sulla retta via e fargli capire che le indicazioni di Bruxelles devono essere approvate anche dall'Ufficio Anagrafe del Comune di Senigallia.

Per portare avanti la sua battaglia Mangialardi ha uno strumento formidabile: l'Ufficio di Presidenza dell'ANCI Marche, l'ultima poltrona che è riuscito a recuperare con Bersani vivente, prima dell'avvento di Renzi. Da rappresentante dei Sindaci marchigiani, Mangialardi ha fatto sentire la sua voce sull'acquisto degli F-35, sulla Siria e sull'EXPO 2015, tutte questioni prioritarie, almeno quanto i tagli alla finanza locale, prossimo terreno di scontro.

In realtà una rapida visita al sito istituzionale dell'ANCI ci mostra un'associazione un po' in affanno, con notizie vecchiotte e una rassegna stampa inesistente, ma il piatto forte è la pagina Facebook dell'associazione, curata dallo stesso Mangialardi come se fosse una pagina personale, con 192 Mi piace. La sua foto campeggia ovunque ed è questo lo stile giusto per l'approccio con Renzi: buttarla sul personale, da Sindaco a Sindaco. Magari con un bel tweet alle sei di mattina, di quelli che Renzi legge prima di decidere come sfangare la giornata.




sabato 26 aprile 2014

L'era del turismo geologico

L'Assessore Campanile: "Dopo il turismo religioso avremo il turismo geologico".

E poi, forse, l'Apocalisse.

 

Le pietre del Ciarnin tornano a popolare i nostri incubi. Dopo il misterioso ritrovamento di quattro pietre il mese scorso, un'altra pietra è apparsa più a Sud e ci ha parlato. Più rifinita e completa delle precedenti, la quinta pietra è già un enigma per studiosi e ricercatori.

La squadra archeologica del Comune di Senigallia, coordinata dal professor Colonna Montante, sta conducendo una serie di esami di routine sul reperto, gli stessi eseguiti sulle altre pietre, custodite nell'area archeologica della Fenice.

Ma questa volta la ricerca storica ha lasciato spazio all'indagine sull'ignoto, e gli archeologi sono stati affiancati dall'ufficiale scientifico dei Vigili Urbani, il dottor Spacca Neutrini.


Già collaboratore di Giacobbo e curatore della rubrica L'ignoranza ha la quarta dimensione, all'interno di Voyager, Spacca Neutrini ha al suo attivo numerose pubblicazioni scientifiche e collaborazioni internazionali di altissimo livello. La sua intensa attività divulgativa lo ha portato alla pubblicazione di un autentico best seller mondiale, Gli asini non volano, me l'hanno detto, la bibbia dei cacciatori di bufale in tutto il mondo.

"Non possiamo fare ipotesi millenaristiche sulle Pietre del Ciarnin" ha commentato Spacca Neutrini ai margini di un convegno sulle scie chimiche nella letteratura dell'800 "ma nei miei numerosi incontri con gli alieni ho imparato a valutare il quadro complessivo degli elementi, ad impastare la materia di cui è fatta la conoscenza e a ricavare un profilo attendibile nell'orizzonte degli eventi. Una sola realtà non è possibile, tante realtà sono probabili ma poco efficienti. Banalmente direi che la verità sta nel mezzo, il problema è individuare e isolare gli estremi".

Uno degli estremi, per Spacca Neutrini, è in un evento di assoluta normalità: le cinque pietre erano utilizzate come decori in un campeggio che si trovava al Ciarnin prima della costruzione dell'Hotel Ritz. "In questo caso non avremmo nulla da temere e dovremmo classificare le pietre come materiale da costruzione riutilizzabile. La scienza si farebbe da parte in favore di un geometra, l'anello debole nella catena evolutiva della conoscenza".

L'altro estremo vedrebbe le pietre sotterrate ed utilizzate come sentinelle da una civiltà aliena. Messe allo scoperto, potrebbero aver lanciato un segnale nello spazio verso i loro creatori che, confermata la presenza di una civiltà nel pianeta Terra, tornerebbero qui per ridurci in schiavitù. "La profezia di Arthur C. Clarke, banalmente messa per immagini da quel dilettante di Kubrick, si compirebbe. Torneremmo ad occuparci delle nostre greggi e ad intagliare oggetti in legno, ma potremmo far ripartire la civiltà evitando errori tipo l'invenzione del semaforo".

Ma la realtà più probabile, per il dottor Spacca Neutrini, è quella che vede una benigna invasione degli alieni, in forma di nostri tutori venuti dallo spazio. "Ci accompagnerebbero nel percorso della civiltà, risolvendo alcuni nostri gravi problemi, quali la coda alle casse del supermercato e i tempi lunghi del microonde" ha concluso l'insigne accademico dei Vigili Urbani.

Meno titolato del dottor Spacca Neutrini ma più solido, l'Assessore Campanile ha visto nelle pietre del Ciarnin un rilancio della nostra economia e un volano per il turismo. In un breve intervento sul Corriere Adriatico ha parlato di turisti interessati alle pietre, prospettando il filone del turismo geologico, dopo aver promosso a fondo il turismo religioso.

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Nella visione di Campanile l'allungamento della stagione turistica passerà anche attraverso il materiale litologico che riusciremo ad estrarre dalla spiaggia e a questo compito si dedicheranno gli operatori balneari, nelle lunghe pause fra l'apertura degli ombrelloni del mattino e la chiusura della sera.

Anche il mistero sul numero delle pietre rinvenute contribuisce ad alimentare l'interesse sul ritrovamento. Sono quattro o cinque le pietre del Ciarnin? E' lo stesso Campanile che ne parla, lasciando intendere che una delle pietre sia stata sottratta per scherzo, prima di essere studiata e classificata, da un burlone con scarso rispetto per il patrimonio lito - archeologico della Città, che l'avrebbe fatta ritrovare più a Sud.


Forse il gesto è stato un espediente per spostare l'attenzione dei turisti geologici verso una zona più depressa del lungomare, che avrebbe bisogno di un'occasione di rilancio turistico. O forse la pietra è rotolata verso quella zona spinta dai forti venti della settimana scorsa, ipotesi che appare più probabile.

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lunedì 31 marzo 2014

Indovina chi viene a casa?

L'ultima frontiera delle inaugurazioni è già realtà.

Dopo fontanelle, alberi e panchine, è la volta di appartamenti e condomini.

Politici sempre più vicini al cittadino, quando ci andranno a fare la spesa?


E' boom di prenotazioni per il nuovo servizio di inaugurazioni a pagamento che sarà avviato dall'Amministrazione Comunale nei prossimi giorni. L'enorme successo dell'inaugurazione della nuova casa di Silvia e Antonietta, ha convinto il Sindaco a proporre un tariffario che sarà esaminato nella prossima riunione di Giunta.


foto: www.senigallianotizie.it/


L'obbiettivo è quello di reperire risorse per le esauste casse comunali, con un occhio di riguardo alle attività commerciali, che continueranno a ricevere il servizio inaugurazioni gratuitamente. Così come resteranno gratuite tutte le inaugurazioni di strutture pubbliche, panchine, cestini dei rifiuti e fontanelle.

Un giro di vite è previsto per l'inaugurazione degli stabilimenti balneari, per evitare la spiacevole situazione dello scorso anno, quando i Bagni Gina 144 sono stati inaugurati a settembre inoltrato e la titolare ha citato in giudizio il Comune per inadempienza contrattuale.

L'iniziativa delle "inaugurazioni su misura" ha scatenato un vivace dibattito sui social network, grazie al quale possiamo fornire alcune anticipazioni sulle modalità del servizio e sul tariffario.

I lettori tengano presente che le cifre pubblicate sono puramente indicative e non ancora approvate definitivamente:

Inaugurazione di condominio ristrutturato in presenza del Sindaco                     800 €

Inaugurazione in presenza del Sindaco di nuovo appartamento fino a 60 mq        200 €

Inaugurazione in presenza del Sindaco di nuovo appartamento oltre 60 mq          400 €

Inaugurazione in presenza del Sindaco di appartamento ristrutturato                  200 €

Presenza di Assessore a posa prima piastrella del bagno                                   100 €   

Presenza di Assessore a inaugurazione nuovo gazebo in giardino privato              100 €

Partecipazione di Assessore alle esequie di animale da compagnia                      100 €


Tutte le prestazioni elencate sono soggette ai seguenti sovrapprezzi:

prestazione svolta di domenica o festività infrasettimanale                              + 100 €

prestazione svolta in orario notturno (dalle 22 alle 6)                                     + 200 €

prestazione svolta fuori dai centri abitati                                                     + 50 €

presenza di più Assessori fino a un massimo di tre                                         + 50 € cad.

presenza della banda cittadina con tre elementi                                            + 100 €

presenza della banda cittadina al completo (solo per condomini e superattici)     + 1000 €

presenza del Cappellano Comunale con benedizione e breve omelia                   + 200 €

taglio del nastro con materiale di consumo e fotografia a carico del richiedente   + 50 €

breve discorso con tema assortito (uscire dalla crisi, città più accogliente,
città più bella, commiato a un fedele amico)                                                 + 50 €

utilizzo del gonfalone cittadino in PVC riutilizzabile                                          + 50 €

realizzazione di una selfie con gli Amministratori intervenuti                              + 50 €

autorizzazione a pubblicare la selfie sui social network                                    + 50 €

Tutte le prestazioni possono essere prenotate con un anticipo di 24 ore, rivolgendosi all'URP (Ufficio Relazioni con il Pubblico) o lasciando una notifica presso la bacheca Facebook del Sindaco, Vicesindaco o dell'Assessore al Minuto Mantenimento.
Le prestazioni sono soggette a IVA 10% e, tranne nei casi previsti dalla Legge, non possono essere detratte dall'imponibile fiscale.
Eventuali controversie o contestazioni riguardanti il servizio saranno regolate dal Foro di Ancona, competente per territorio.




Ovviamente si scherza, almeno fino a quando sarà permesso. L'inaugurazione della foto è avvenuta veramente e riguarda uno studio di psicologia aperto qualche giorno fa.

Mangialardi, con i suoi numerosi Assessori, da qualche anno ha avviato una vera e propria campagna di inaugurazioni al minuto, destinata a rinforzare quella "politica di totale prossimità" resa possibile dai social network e adottata in massa dai politici, primo fra tutti Renzi.

Una politica che porta i cittadini ad aspettarsi risposte immediate, è sufficiente far arrivare la propria istanza nella bacheca o nell'account giusto per avere un immediato riscontro. E così finiremo per non votare più i migliori fra noi, quelli con un'idea in testa o con una prospettiva.


Voteremo quelli più connessi, quelli più smart, quelli a cui non sfugge nulla e che saranno i più lesti a cogliere i nostri bisogni più immediati, fossero anche quello di spostare un divieto di sosta o di spazzare un marciapiede. Finiremo per votare un motore di ricerca.

mercoledì 19 marzo 2014

Differenziare in mare

La Macroregione Adriatica è già una felice realtà. Almeno per i rifiuti.

Quello che è un sogno per la nostra politica, la Macroregione Adriatica, l'ente sovranazionale destinato ad abbattere le barriere fra i popoli dell'Adriatico e a favorire scambi commerciali e competenze, a Senigallia è già una realtà, almeno per quanto riguarda una parte essenziale della nostra vita, quella a cui teniamo meno: i rifiuti.

L'ultima mareggiata di Levante ci ha regalato uno spaccato della vita e delle abitudini dei nostri frontalieri, che seguono un'alimentazione bilanciata, fanno sport, hanno cura della famiglia e bevono moderatamente.

Tutto ciò si può dedurre dalle foto che Francesco Bont Buontempi, fotografo di mare e campagna nei loro momenti più intimi, mi ha inviato in occasione dell'evento. Perchè tutti sono bravi a fotografare le cose belle, ma per estrarre l'essenza delle persone dai rifiuti ci vuole un talento particolare.




Nell'immenso repertorio che il mare ci ha donato emergono vite, sensibilità, ambienti familiari e luoghi di lavoro, momenti felici e gioiosi, delusioni e incertezze. Emerge un bimbo che ha perso la testiera del suo lettino con un Bambi sorridente, che ha portato il suo sorriso fino a noi ma forse lo ha tolto a lui.


Dalle acque spunta fuori un automobilista che ha perso una ruota, speriamo che se ne sia accorto e che non abbia proseguito il suo viaggio, magari intrapreso per incontrare la donna che ama. Speriamo che abbia preso il treno, le migliori scene d'amore del cinema si svolgono alla stazione, forza che facciamo il tifo per te.



Emerge il filtro di una maschera antigas che forse ha salvato la vita a qualcuno, che, ingrato, l'ha gettata in mare. Delle bustine di acqua potabile che forse hanno ridato vita a qualche naufrago, speriamo che ce l'abbia fatta o che almeno sia stato recuperato e degnamente onorato.





E cosa pensare di quell'adolescente che ha perso il casco, arrivato da noi pieno di molluschi? Ne ha comprato un altro o ancora lo sta cercando, magari girando in motorino senza casco, a rischio della vita? E di quella stitichezza risolta con 800 grammi di yoghurt ne vogliamo parlare? Non era meglio il Guttalax? Ce l'avete il Guttalax, popoli dell'Adriatico?



E di quella mamma premurosa che ha dato la marmellata di fichi ai suoi figli ne vogliamo parlare? Gli avrà fatto lavare i denti dopo o gli avrà lasciato tutti quei semini in bocca che sono cibo per batteri? Popoli dell'Adriatico, la vogliamo fare o no la prevenzione dentale, che non si è trovato neanche uno spazzolino da denti nè un tubetto di dentifricio in chilometri di spiaggia?



Per finire: quel cartello di divieto di caccia che viene da San Martino al Tagliamento, ha fatto 400 chilometri per arrivare, intonso, da noi. Lo vogliamo riconsegnare prima che i bracconieri facciano i comodi loro?




Ma soprattutto: ho ricevuto le foto di alcune dozzine di ciabatte: popoli dell'Adriatico, ma voi camminate scalzi?
 

Dopo questo primo approccio, la Macroregione adriatica può proseguire il suo percorso di costituzione e formazione, i popoli dell'Adriatico hanno già abbattuto le barriere nazionali e hanno almeno una cosa in comune con noi: le categorie dei rifiuti.

Alla prossima mareggiata dovrebbero arrivare già differenziati, al Ciarnin il grigio, a Marina Nuova il vetro e a Marina Vecchia plastica e metalli. Gli ingombranti, magari, a Marina di Montemarciano, almeno ci fanno le scogliere.




sabato 1 marzo 2014

La fondazione del Ciarnin

In Città sconcerto e stupore per le pietre rinvenute in spiaggia.

Il Sindaco: "Nessun mistero, sono vestigia della fondazione di Atlantide".

Dovremo riscrivere la storia della Città?



Le quattro pietre rinvenute in spiaggia di fronte all'hotel Ritz hanno scatenato il dibattito cittadino e rischiano di far riscrivere la storia della Città, o almeno della sua fondazione.


I misteriosi cilindri in pietra lavorati a mano sono emersi dalla sabbia, che li ha custoditi per secoli e, per ordine della Sovrintendenza ai Beni Culturali, trasportati all'area archeologica della Fenice, dove saranno esaminati.


Una delle pietre rinvenute in spiaggia (foto di Francesco "Bont" Buontempi)


Le pietre saranno sottoposte agli esami di routine previsti in questi casi: datazione al Carbonio 14, recupero di eventuali campioni biologici con estrazione del DNA dello scultore e radiografia marmorea con percussore magnetico. Come ultimo esame è prevista una telefonata a Roberto Giacobbo, conduttore di Voyager, per valutare l'eventuale provenienza delle pietre da un mondo parallelo ma non contingente con il nostro.

In attesa dell'esito degli esami, dopo l'iniziale momento di meraviglia, nel dibattito cittadino si sono affacciate inquietanti ipotesi sul significato delle pietre. Nei bar cittadini circola l'ipotesi che si tratti di un nefasto presagio per l'imminente stagione, con le pietre che annuncerebbero le quattro piaghe dell'Apocalisse, carestia, guerra, pestilenza e morte, col rischio di avere una stagione estiva sottotono con grandi eventi di scarsa attrattività.

I Consiglieri d'Opposizione hanno rivolto un'interpellanza al Sindaco, chiedendo di risolvere il mistero delle pietre prima di Pasqua, per dare certezze sul cronoprogramma dei lavori di pulizia dell'arenile. "Che anche le pietre del Ritz non diventino un'incompiuta" è la polemica conclusione del documento.

Per smorzare le polemiche e tranquillizzare i cittadini, la Giunta Mangialardi si è riunita d'urgenza nella giornata di ieri. Nella successiva conferenza stampa, il Sindaco ha voluto sottolineare l'enorme valore storico della scoperta, portando la testimonianza dell'archeologo dell'Ufficio Tecnico Comunale, Luigi Colonna Montante: "Non sappiamo cosa rappresentino quelle pietre" ha affermato l'insigne impiegato comunale "ma tutti gli indizi portano verso la fondazione di Atlantide, che, con la deriva dei continenti, sarebbe arrivata fin qui. Non sappiamo se in seguito le pietre siano state abitate dai Piceni" ha proseguito il prof. Colonna Montante "ma sicuramente sono state utilizzate come utensili di uso quotidiano dalla tribù di cacciatori - raccoglitori che per prima ha colonizzato il Ciarnin".

La lavorazione a raschietto radiale e gli incastri nell'ordito centrale delle quattro pietre, suggeriscono un utilizzo in pastorizia degli utensili. "Le pietre erano destinate a sorvegliare il bestiame e ad avvisare i pastori in caso di pericolo" si legge nella breve relazione consegnata ai giornali dal Colonna Montante "e questo potrebbe spiegare la prematura estinzione della tribù, presto subentrata dai Piceni, capaci di coltivare more e lamponi, divenendo gli inventori della confettura".

Le tesi esposte dal Prof. Colonna Montante sono state subito confutate dal Prof. Livio Nautico Velaschi, storico della balneazione, lo scopritore dei Capanni Rovereschi, i cui resti sono ancora visibili fra il primo e il secondo scanno a Marina Vecchia. "La tesi del Colonna Montante è suggestiva, ma non possiamo affermare con certezza la coesistenza fra le pietre e i Piceni" ha dichiarato ai margini di un convegno di operatori balneari di orientamento cattolico "l'unica certezza che abbiamo è che pietre simili sono state rinvenute nella Dalmazia inferiore, utilizzate come rudimentali boe di segnalazione delle scogliere sommerse. Il loro uso è cessato dopo un'impressionante serie di naufragi e nel '300, portate a secco, le pietre sono stati riutilizzate dai Veneziani come paramenti contro i raggi solari, prima da sole e poi assemblate assieme a delle frasche che servivano a non farle spostare dal vento".

L'idea ebbe un tale successo che i Veneziani la esportarono ovunque per mare. Le pietre ritrovate in spiaggia a Senigallia sono probabilmente dei paramenti solari destinati ai primi capanni di Vetica Marotta, l'attuale Marotta, che proprio nella metà del XIV Secolo avviò la prima stagione balneare. "La nave che le trasportava potrebbe essere affondata in seguito a una tempesta e il rinvenimento delle pietre molto più a Sud della destinazione, proverebbe l'ipotesi della deriva dei continenti avanzata dal Prof. Colonna Montante" ha concluso il Prof. Velaschi.




 

mercoledì 19 febbraio 2014

Hic sunt peones 3.0

Ore di attesa per il Renzi-bis, giuramento in streaming sabato, lunedì il primo rimpasto.

Ancora vuota la casella dell'Economia: rinuncia anche Marianna, casalinga di Vairate (BR).



Si delinea la volata del secondo governo Renzi, dopo la sfiducia ottenuta dal neopremier martedì, in un lungo tweet dove il segretario del PD ha deplorato "l'eccessiva prudenza" del capo dell'esecutivo "ancora incapace di avviare la riforma prevista per febbraio e siamo già al 18". L'hashtag del giorno, #chidormenonpigliapesci, ha ottenuto un modesto riscontro, inferiore alle attese, dopo l'eccezionale risultato di #italiastaiserena, con cui ha aperto la settimana ed esposto il suo programma di governo.

Il secondo ciclo di consultazioni sembra partito col piede giusto, all'alba di ieri Renzi ha salutato una delegazione della vecchia politica composta da sedici parlamentari degli anni '80 e due chef italiani che hanno aperto una catena di risotterie all'antica in Sudafrica. Il frenetico programma della giornata prevedeva anche l'arrivo del premier alla Camera con una Lancia Musa elettrica, ma il modello ancora non è in produzione e nell'attesa Renzi ha lanciato alcune parole d'ordine per il rilancio dell'economia nel centro storico della capitale, chiudendo con un "fare il rilancio del fare" che ha galvanizzato un gruppo di turisti tedeschi in coda da Bulgari.

Nel pomeriggio, dopo il cambio di smartphone e un breve scambio di saluti con alcuni imprenditori impegnati nella fascia di eccellenza del fitness digitale, Renzi si è incontrato con il suo staff per definire la squadra di governo. Dopo la rinuncia di Kim Rossi Stuart e Margherita Buy per il dicastero dell'Economia, anche Marianna Carugati, casalinga impegnata nella green economy, ha rinunciato all'incarico con un breve comunicato stampa pubblicato sul suo profilo di Facebook. "Ringrazio il premier per la fiducia accordatami, ma non riuscirei a coniugare efficacemente i miei impegni di mamma con il rilancio economico del Paese. Portare i bambini in piscina e incontrare Mario Draghi sono facce di una stessa medaglia, ma in questa fase della mia vita preferisco la dimensione individuale a quella pubblica".

La rinuncia della signora Marianna non ha demoralizzato Renzi, che ha deciso di affidare provvisoriamente il ministero di via XX Settembre a un'impresa di carpenteria metallica che sta sostituendo gli infissi nell'edificio, in attesa del rimpasto previsto per il primo lunedì di marzo, subito prima della riforma dei voli di linea nazionali. "Troppo lenti" ha scritto il premier in un breve tweet in cui ha delineato le linee guida della riforma.


lunedì 9 dicembre 2013

Siamo una Regione fo-rtissimi...

L'Inno delle Marche potrà essere cantato.

Avverrà domani, siamo ancora in tempo per fare qualcosa. Tipo una rivolta.

Dopo sei anni dalla sua prima presentazione, l'Inno delle Marche ha finalmente trovato la parola. Grazie ad una rigorosa selezione di brani inediti, finalmente la melodia di Giovanni Allevi potrà essere cantata a feste di compleanno, matrimoni, finali del Super bowl regionale e non più solamente ascoltata in estatico rapimento, mentre si miete il grano sul far della sera e le rondini si posano a cornice sulle vigne ubertose.

Cosa spinga l'Amministrazione di una Regione a dotarsi di un inno e a cadere nel provincialismo più bieco è un mistero da antropologhi a fine carriera. Ma il risultato finale è sotto agli occhi di tutti: 130.000 Euro spesi sei anni fa fra composizione, presentazione del brano e contratto di testimonial della Regione per Allevi, che, grazie a quei soldi, potè finalmente studiare musica e montarsi la testa. Arrivando a dichiarare, qualche anno dopo, cose irriferibili su Beethoven.

Non contenti del pur pregevole lavoro di Allevi, in Regione hanno voluto calcare la mano e accentuare quell'immagine un po' mesta e frugalmente contadina che accompagna qualsiasi marchigiano in Italia. In Italia, non nel Mondo, perchè all'estero dell'Italia conoscono tre o quattro città e pensano che tutto il resto sia una sterminata periferia, piena di opere d'arte che non ci meritiamo.

Orgogliosi delle nostre radici conficcate in terra, ma basta così. E invece qualche campione del testo poetico ci massacra senza pietà: Nel cuore avrò i monti azzurri, il mare e poi le verdi terre. Una poetica scolastica da quarta elementare che ci rappresenterà in quel Mondo che per fortuna non ci conosce. Ovunque vai, ritroverai gente serena e libertà, piccoli borghi e operose città. Le operose città sono state delocalizzate, ma al poeta non gliel'ha detto nessuno.

Se io domani dovessi andar via, vivrei soltanto per ritornare. Anche il tema della fuga dei cervelli è oggetto della poetica, impossibile non tornare per il migrante, è solo questione di tempo, la terra natìa è lì che lo aspetta, basta che si trovi un lavoro e un appartamento a condizioni ragionevoli.

Fra le righe del testo un ovvio omaggio al grande Poeta, quello che più di tutte le sue malattie soffrì il provincialismo della sua terra (e qui sta parte della sua grandezza): l'anima immensa del grande poeta che ha illuminato la nostra vita. Per finire con Raffaello, citato esplicitamente: i paesaggi del gran Raffaello puoi rivedere passando di qua / sono le Marche, la terra mia, luogo di pace e umanità. Qui si torna in quarta elementare, ma da ripetenti.

Spiegare ad un comune cittadino a cosa serva un inno regionale cantabile è impresa ingrata, e in Regione hanno pensato di affidare la scelta del brano vincitore dell'appalto musicale a Mogol. Visto il livello del risultato, non è chiaro perchè si sia dovuto scomodare un grande paroliere della musica leggera italiana, anche se spesso banale e scontato. Forse per rendere la scelta inattaccabile dal punto di vista artistico, nessun critico andrebbe mai a sfruculiare la uallera a Mogol per questa inezia. Questo, ovviamente, sorvolando su congruità e necessità di tutta l'operazione.

Forse distratto dalle polemiche con Maroni e il suo Inno della Lombardia (un'altra iniziativa che ci dovrebbe far riflettere su quanto siano contigui gli opposti), Mogol avrà scelto il meno peggio dei brani, a costo di farlo interpretare da due suoi protetti, i B Twins (gemelli ascolani) e cancellando la consulenza per la Regione Marche dal suo curriculum.

A noi resta la consapevolezza che non vi sarà più un'uscita autoreferenziale della Regione Marche senza l'inno cantato e che il Governatore Spacca è un formidabile produttore di auto-eventi.

Viene voglia di cantare il Mameli. Quello sì che era un figo, morto a ventidue anni in battaglia e in pieno Risorgimento.


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Giovanni Allevi qualche mese fa ha affermato che Beethoven non piace ai giovani perchè non ha ritmo. Per questo infortunio è stato sfottuto dal web per giorni e giorni, ma una buona risposta gliel'ha fornita Giorgio Fontana in questo post. Vorrei vivere altri cento anni per sapere quanto Beethoven e quanto Allevi ascolteremo nel 2113. Anche questo brano è una buona risposta, per i patiti degli anni '70.

Maroni, Governatore della Lombardia, ha chiesto un inno "più rock" a Mogol "perchè di musica un po' me ne intendo". Sembra che anche Spacca abbia chiesto un testo più rock, ma che Mogol lo abbia stoppato: "Una polka andrà benissimo".

Nascosto su Youtube abbiamo anche l'inno delle Marche del Nord. Almeno questi hanno fatto una cazzata gratis.

Infine: fortunatamente sono poche (non pochissime) le Regioni italiane che hanno adottato un inno ufficiale. Fra queste non c'è la Puglia. Ma quando chiedi a un pugliese quale sia il suo inno, lui ti risponde con questo. Invidia invidia.

venerdì 29 novembre 2013

Come recuperare l'autostima dal 730

Il Consiglio delle Donne di Senigallia rappresenta da sempre una grave discriminazione, al pari delle quote rosa e parte del corredo normativo delle Pari Opportunità. Una discriminazione fondamentalmente innocua, probabilmente in pochi ricorderanno le ultime tre iniziative del Consiglio e moltissime donne continuano a vivere tranquillamente senza avere notizia di questa istituzione.

Il Consiglio è un retaggio della sinistra anni '70, anche se istituito nel 2001 e arrivato integro ai giorni nostri, assieme alle riunioni Stanhome. Un recinto del politicamente corretto dove discettare in proprio, fare cultura e aprire tavoli tecnici.


L'ultima iniziativa del Consiglio delle Donne è un corso di autodifesa personale, tenuto da un maestro di Taekwondo e destinato alle prime cinquanta fortunate che ne faranno richiesta. Le altre dovranno affrontare la vita di tutti i giorni senza questo formidabile supporto esistenziale.

Sempre convinto che un corso di autodifesa fiscale sia molto più utile di un corso di autodifesa personale, non posso fare a meno di ricordare che tre anni fa un analogo corso venne organizzato dalla Lega Nord cittadina attraverso il Consigliere Pazzani, iperattivo fino alle improvvise dimissioni di due anni fa, in polemica con il partito. Venne sostituito dal Consigliere Antonacci, una signora gentile e rispettosa, silente e riflessiva, uno dei tanti fantasmi che aleggiano nel Consiglio Comunale.

Presentando il suo corso di autodifesa, Pazzani chiamò in causa il Sindaco Mangialardi che liquidò l'iniziativa come inutile perchè "Senigallia è una città sicura". A distanza di due anni qualcosa si dev'essere spezzato in tanta sicurezza, dato che l'iniziativa del Consiglio delle Donne è stata presentata dal Comune di Senigallia con un comunicato stampa. Quando un'iniziativa diventa politicamente corretta e viene da sinistra si promuove, non ci sono cazzi.

Ma fra il corso presentato dalla Lega Nord e quello del Consiglio delle Donne vi sono sostanziali differenze: il primo costava 15 Euro, il secondo 10. Anche le tecniche insegnate sono differenti, quello della Lega Nord faceva affidamento sul Krav Maga, arte marziale israeliana basata sull'aggressività e sui punti deboli dell'avversario, l'altro sul Taekwondo, prendere a calci l'avversario fino a quando non chiede scusa. Potendo scegliere preferisco il Krav Maga, forse meno spettacolare, ma un calcio ben centrato al punto giusto può dirimere qualsiasi controversia, e trasformare il vostro aggressore in un codice verde per il 118.

Tornando a bomba fra i corsi che dovremmo organizzare: conosco dozzine di persone che non sanno leggere una busta paga, non hanno nozione del loro stato previdenziale e non conoscono i loro diritti di lavoratori e contribuenti. Aprire le porte della conoscenza a queste persone potrebbe renderle più sicure e fiduciose sul loro futuro (si spera), più di qualsiasi corso di autodifesa o autostima che si voglia organizzare. Cittadini più sicuri e contenti con sei ore di corso, curate da un commercialista in sovrappeso, ma esperto di arti fiscali.


sabato 23 novembre 2013

Hic sunt peones 2.0

Primarie PD, siamo ai quarti di finale. Eliminato Pittella: "Era un girone di ferro".

Caso Cancellieri, Renzi: "Al suo posto mi sarei dimesso, ma si dimetterà quando diventerò premier, me l'ha promesso".

Ressa di militanti per insultare Civati: gazebo aperti fino a notte fonda.


A Senigallia  le primarie degli iscritti PD hanno registrato un risultato inatteso, l'esclusione di Pittella, il candidato che aveva sorpreso tutti per la sua presenza nella scheda elettorale. Al momento del voto i duecento iscritti del PD cittadino si sono schierati per Renzi e Cuperlo, lasciando a Civati il ruolo di terzo incomodo, anche se il popolare blogger lombardo ha fatto il pieno di voti nella circoscrizione Mandriola - Cavallo dove l'ala governista del partito non ha mai attecchito.

Anche se la giornata elettorale del PD si è svolta senza inconvenienti, qualche momento di tensione si è avuto nel Circolo Vallone - Passera, quando un gruppo di anziani militanti ha chiesto di poter votare per Berlinguer e si è rifiutato di partecipare al buffet offerto dai renziani. Alcuni di loro hanno minacciato di incatenarsi alle urne, chiedendo di essere ricevuti dal Sindaco Mangialardi. La protesta è rientrata quando gli anziani partecipanti sono stati accompagnati nel circolo PD del Maestrale e sono stati ricevuti dal Sindaco durante l'inaugurazione della prima pescheria vegetariana delle Marche.

Sul piano nazionale il caso Cancellieri ha spaccato profondamente le posizioni dei tre candidati. L'appello di Letta sulla tenuta del Governo ha avuto il suo effetto e la mozione di sfiducia contro il Ministro alle Telecomunicazioni è rientrata. Determinante è stata la posizione di Civati che, dopo aver tenuto il broncio per tutto il giorno, alla fine è rientrato nei ranghi.

E' lo stesso Civati a spiegare il suo travaglio in un lungo tweet destinato ai sostenitori: "L'accoglienza dell'assemblea dei Deputati è stata gelida, ho chiesto un caffè e mi hanno portato una tisana fredda, ho chiesto di cambiare posto perchè non vedevo e mi hanno messo vicino a Cannarumma, un renziano di 120 chili che aveva appena fatto quattro ore di palestra. Nonostante le difficoltà ho esposto le mie ragioni, ho messo alcuni Mi piace sugli interventi degli altri e ho inviato qualche poke, ma mi sono trovato di fronte ad un muro di ostilità. Alla fine ho dovuto accettare la linea di Letta, altrimenti mi avrebbero sbattuto fuori dal Partito e ci avrebbe pensato Cannarumma".

Autentica star del social network, Civati ha subito reagito alla sconfitta con una provocazione, chiedendo ai suoi sostenitori di essere insultato direttamente sul blog. L'iniziativa ha avuto un grande successo e i server sono andati subito in crash per troppe connessioni. Alcuni sostenitori del circolo PD di Portici (NA) hanno voluto partecipare all'evento di persona, raggiungendo Civati sul marciapiede di Palazzo Madama, ma sui social network non ci sono notizie sull'esito di questa iniziativa.

I vincitori del caso Cancellieri, Renzi e Cuperlo, si sono spartiti equamente il successo, anche se dai primi sondaggi sembra che Renzi abbia vinto col 54%. Presentando I Giochi del Fare, la sua nuova linea di giocattoli, in un centro commerciale toscano, Renzi ha brevemente spiegato la sua posizione sul caso Cancellieri: "Fossi stato in lei mi sarei dimesso, ma mi ha promesso di farlo quando diventerò premier e quella è una che mantiene le promesse, chiedete a Ligresti".

Nella stessa occasione Renzi ha anticipato anche il lancio di una nuova linea di prodotti gastronomici Fare in Cucina, che sarà lanciata subito prima delle Primarie. "E' un nuovo concetto di cucina, per quelli che vogliono passare un po' di tempo in famiglia mentre cambiano il Paese. Sono prodotti economici, veloci, di facile preparazione, adattissimi al microonde, l'elettrodomestico che rappresenta l'Italia che vorrei".

Anche Gianni Cuperlo ha motivato le sue decisioni, promettendo ai giornalisti di scrivere un libro sul caso Cancellieri dopo la vittoria alle Primarie: "Dopo la vittoria avrò più tempo per me, il partito è una macchina ben oliata che necessita solo di qualche attenzione". Durante un incontro con i giornalisti sportivi di ispirazione cattolica, Cuperlo ha svelato anche qualche particolare della sua vita privata: "Non mi sono occupato solo di politica, per un certo periodo sono stato testimonial della Mattel, volevano un personaggio che incarnasse il militante del più grande partito comunista occidentale che si batteva contro i mali del capitalismo. Abbiamo avuto successo fino agli anni '80, poi sono arrivati i Transformers con Occhetto e siamo diventati il PDS".