domenica 23 dicembre 2012

Emerito sarà lei

Il Vescovo: "Parole di Mons. Fusi Pecci travisate al telefono. Per Natale gli regaliamo un fax".

Non c'è pace per Nichi Vendola, anche i gay lo discriminano: "Sei cattolico".



Si profila un periodo di superlavoro per Mons. Giuseppe Orlandoni, Vescovo di Senigallia, che oggi ha smentito l'intervista rilasciata da Mons. Odo Fusi Pecci, 92 anni, Vescovo emerito di Senigallia, residente all'Opera Pia in un appartamentino dotato di telefono, con cui è diventato un affidabile opinionista del sito pontifex.roma.it.

La smentita di Orlandoni si riferisce alle dichiarazioni di Fusi Pecci su Nichi Vendola, definito "un pervertito" in un'intervista rilasciata a Pontifex pochi giorni fa. L'intervista ha avuto un'eco nazionale, è rimbalzata sul Corriere.it ed è piombata in Città, scatenando un ampio dibattito e costringendo Orlandoni ad una rettifica in seconda persona ed a lanciare un severo richiamo agli organi di stampa rei di "scarsa sobrietà e mancata verifica delle notizie che rilanciano" confidando "nella capacità dei lettori di saper distinguere la buona informazione da quella, come in questo caso, mediocre e senza alcun scrupolo nel ferire sensibilità e rispetto della verità".

In realtà il "mite" (nella definizione di Orlandoni) Mons. Fusi Pecci ha una specie di linea diretta con le interviste a Pontifex (sono un centinaio) e sembra avercela con Vendola da tempo, definendolo, nel migliore dei casi "un corruttore di giovani" o paragonandolo a Satana e definendolo uno che "inganna di mestiere".


Ma l'emerito Fusi Pecci si è già ribaltato sulle cronache nazionali qualche tempo fa, quando ha giustificato la violenza contro le donne con la tendenza al libertinaggio mostrata da tante di loro, oppure quando ha ridefinito il ruolo biologico della donna "madre, sposa ed educatrice", o per una spericolata difesa di Berlusconi "uomo buono, onesto e capace". Oppure per un buffetto di simpatia nei confronti degli ebrei "deicidi", privi di amore e misericordia, che ricattarono Pilato per mettere in croce Gesù Cristo. E' successo 2000 anni fa, ma per Fusi Pecci l'argomento è di stretta attualità. Non ci risparmiamo il prudente e moderato, quasi mite, giudizio sui gay in generale, "malati nel corpo e nello spirito".

Ad una rapida analisi sembrerebbe che Pontifex contatti l'emerito ogni volta che ha bisogno di qualcosa di forte, una sorta di ventriloquo tutt'altro che mite, più che un telefono quella di Fusi Pecci è una hot-line dell'Apocalisse. Pontifex si autodefinisce un "blog cattolico non secolarizzato", anche se è ricolmo di banner pubblicitari, i mercanti nel tempio cui spesso fa riferimento anche l'emerito.

La smentita di Orlandoni accenna a problemi d'udito dell'emerito, che non sembra deciso a risolverli, forse le interviste via fax potrebbero rappresentare una soluzione. In ogni caso se le parole dell'emerito sono state travisate, la responsabilità è tutta di Pontifex e non degli organi di stampa che rilanciano la notizia.

Oltre alla goffa smentita (in seconda persona) Orlandoni avrebbe dovuto chiedere una rettifica a Pontifex, ma è molto più semplice rivolgersi agli organi di stampa in generale. "Strumenti del demonio" direbbe l'emerito.

Tutte le interviste rilasciate da Mons. Odo Fusi Pecci a Pontifex le trovate qui. Si consiglia di tenere un estintore a portata di mano per via delle incombenti fiamme dell'inferno. Buona lettura.


Nessun commento: