Alla scoperta del grillismo senigalliese, prima che cambi le nostre vite e non sia più possibile parlarne.
Nelle scorse settimane un dubbio lancinante si è insinuato nella mente dei senigalliesi più acuti e sensibili: perchè Senigallia non è rappresentata nella lista dei candidati al Parlamento del Movimento 5 Stelle? La risposta è piuttosto semplice e immediata: a Senigallia il Movimento 5 Stelle non esiste. O meglio: ha avuto una breve e poco sfolgorante stagione ai tempi del V-Day nel 2007, un tentativo (subito abortito) di costituzione per le Amministrative del 2010 e, soltanto quando il M5S è schizzato ben oltre il 10% nei sondaggi, non si parlava d'altro, poco prima di Natale, alcuni senigalliesi molto medi hanno deciso di darsi una smossa.
Scovarli non è stato difficile: oltre alla comune rete di relazioni, è sufficiente dipanare la confusione sovrana nella loro pagina di Facebook, fra dozzine di link inutili, per intuire quando si riuniscono e dove. Armato di una sana curiosità (che scoprirò mal tollerata) e di una buona predisposizione all'ascolto (indispensabile) ho partecipato alla loro terza riunione organizzativa, che si è svolta qualche giorno fa in un bar del Rione Porto, la cui titolare è anche detentrice autorizzata del logo M5S per l'area di Senigallia.
Mettere venticinque perfetti sconosciuti in una stanza di venti metri quadri, rispettando la parità gerarchica, comporta un problema logistico che puoi risolvere in un solo modo: tutte le sedie in cerchio, nessuno al centro e nessuno in posizione dominante. Sprechi un sacco di spazio ma rispetti la finalità del Movimento, quello dell'Intelligenza Collettiva, ammesso che ci sia o che si ottenga. Una testa un voto, eccetera. L'unico inconveniente è che venticinque perfetti sconosciuti in cerchio, con una finalità unica, sembrano anche una terapia di gruppo ed è questa l'impressione che ho avuto per tutta la serata.
In realtà, appena arrivato la questione aperta era molto tecnica: quale piattaforma web utilizzare per connettersi. Le varie sinapsi del Movimento devono interagire fra di loro in modo funzionale (per quella faccenda dell'Intelligenza Collettiva) e alcuni dei partecipanti hanno mostrato una buona padronanza dei mezzi. Youtube, Twitter, Facebook e Meetup non hanno segreti per loro e, mentre arrivava gente, mi sono venute in mente le polemiche nazionali nel M5S, quando si sono accorti che con il blog di Grillo, incasinatissimo anche quello, come piattaforma organizzativa web sono rimasti all'età della pietra. C'è molta più intelligenza collettiva in un pullman, dove tutti vanno nella stessa direzione anche se i passeggeri possono parlare dei più vari argomenti senza influenzare l'autista.
C'è da dire che a uno come Casaleggio, il genio della Rete che affianca Grillo, io non farei cambiare neanche il toner della stampante. Sotto a quei trucioli si cela una visione nazionalista e monocentrica della Rete, ne è prova l'articolo 5 del non statuto del M5S: possono essere iscritti al Movimento solo "cittadini italiani maggiorenni" che abbiano come riferimento le tematiche del blog, scritto da lui e da Grillo (art. 4). C'è anche il riferimento ai Meetup, che sono piattaforme web a pagamento per organizzarsi sul territorio. Senza scomodare le facili espulsioni da chi non la pensa come il Capo, questa premessa è la negazione stessa della Rete, fatta di condivisione, trasversalità e multiculturalità.
Nella riunione la questione web si è risolta in breve: qualcuno si occuperà seriamente della pagina di Facebook del gruppo, forse perchè riesce a connetterti con un miliardo di persone per volta. Finalmente si è aperto il corposo ordine del giorno della serata, che prevede un solo punto, organizzare qualche banchetto in piazza, prima delle elezioni, per promuovere il Movimento.
La questione, dal punto di vista del nucleo storico del gruppo (c'è già un nucleo storico) è piuttosto semplice: si sono costituiti in associazione, Res Publica, hanno uno Statuto, degli iscritti e chiederanno lo spazio per organizzare i banchetti. E qui si è appalesato il primo evidente problema del neonato gruppo, sollevato da un ragazzo che mi è sembrato piuttosto sveglio anche se ci ha messo un po' a spiegarsi. In sintesi: io vengo alla riunione, non conosco nessuno e la prima cosa che mi chiedete è di aderire ad un'associazione di cui non so nulla, nè finalità, nè orientamento. C'è un vulnus di democrazia o di conoscenza, ammesso che sappiate di cosa parlo.
Il nucleo storico, composto da tre pensionati, un commerciante del Centro Storico e un altro paio di persone, dopo un breve conciliabolo ha autorizzato una autopresentazione di tutti i partecipanti, che, da tradizione, si è prolungata per più di un'ora e mezza. Una vera pacchia per un antropologo sociale in incognito come me, assistere dal vivo ad uno spaccato di società, quella che non si è mai occupata di politica ma ha deciso che è il momento di fare qualcosa. Quella che ha trovato in "Lui" lo stimolo per cambiare le cose e smontare questa politica corrotta pezzo a pezzo.
Per inciso, il "Lui" è Beppe Grillo, identificato sempre con il pronome personale, mai citato per nome, per una specie di pudico timore reverenziale, forse dovuto alla facilità con cui falcia via quelli dalla lingua troppo sciolta. O, più probabilmente, dovuto alla atavica necessità dell'Uomo forte, flagello degli italiani, l'autista del pullman che ci garantisce di arrivare da qualche parte comunque la pensiamo, anche se non la pensiamo. Di Lui ne abbiamo avuti alcuni nell'ultimo secolo e questo sarà soltanto uno in più.
L'autopresentazione ha mostrato una generale ignoranza degli astanti sulla Cosa Pubblica, sulle sue regole, che vanno in ogni caso ribaltate e persino le regole della democrazia (inventate molto prima della Rete) sono sembrate materia vecchia, per tutelare la Casta. Il materiale umano di cui dispone Grillo è allo stato grezzo, dai primi nuclei che avevano ambiente e diritti di cittadinanza nell'agenda (dove sono finiti?) a questi figuri che ti stordiscono con le loro affermazioni e che vedono nemici ovunque, tranne che nella loro ignoranza.
L'interesse per la riunione si è esaurito in questo, i grillini si riuniranno di nuovo e faranno quei benedetti banchetti, che, al momento, sembrano la loro unica linea politica comune. Di cosa parleranno nei banchetti non lo sappiamo, forse metteranno qualche Sua foto, per far capire di cosa stanno parlando. Come ultimo resoconto della serata presento un Bestiario delle bestialità, i pezzi forti della serata di quelli del nucleo storico.
"Dopo la pensione sono stato tre anni a Cuba, lì non c'è la partitocrazia, non ci sono i partiti, lì tu voti le persone...". Le persone? Raul o Fidel?
"Ci tengono nascosto tutto, non c'è trasparenza nè partecipazione... per esempio, il Consiglio Comunale... non ci fanno mai sapere quando c'è... che ne sappiamo noi di quello che succede in Consiglio? Ce lo fanno sapere?". Ti sembrerà impossibile ma le sedute del Consiglio Comunale sono aperte al pubblico, così come le sedute delle Commissioni Consiliari, e pubblicizzate in anticipo sulla stampa, anche online, compreso il resoconto dei lavori svolti. Ma non troverai nulla di ciò sul blog di Beppe Grillo, forse l'unica pagina web che leggi.
"Questa sera c'è un sacco di gente nuova, ma sono tutti curiosi... non è il momento di essere curiosi, è il momento di fare qualcosa...". Caro Action Man, la curiosità è il primo passo per la conoscenza, che è il primo passo per la partecipazione, che è il primo passo per decidere, eccetera. Se non puoi stare con le mani in mano vai a potare una vigna che è il periodo giusto.
"Io non mi sono mai occupato seriamente di politica, ma sento che è arrivato il momento di fare qualcosa...". L'Umanità ti è grata, ora che ci sei tu può prendersi qualche giorno di ferie.
"Adesso che siamo costituiti in Associazione il Comune ci deve dare una sede per riunirci e fare attività...". Prendi il numeretto e mettiti in coda, c'è una fila di quaranta associazioni davanti a te.
"Adesso è come se fossimo in guerra, in trincea. Se Lui espelle qualcuno lo fa soltanto per mantenerci uniti, non c'è spazio per chi rema contro o scredita il Movimento...". Cara amica, in ogni movimento il dissenso deve essere tutelato, anche se non promosso. E' una dimostrazione di grande forza, quando l'espulsione è una dimostrazione di grande debolezza.
"I partiti sono stati la rovina dell'Italia e noi il problema dei partiti l'abbiamo già superato...". Caro discepolo di Aristotele, è vero che i nostri partiti fanno particolarmente schifo, ma in tutto il mondo i partiti sono espressione di democrazia, o almeno tentano di esserlo. Dove si fa a meno dei partiti ci sono le dittature e io penso che tu, che non sei niente di speciale, non sia abbastanza intelligente da fare a meno dei partiti senza fare a meno di una dittatura.
21 commenti:
Hai riassunto in modo perfetto il grillismo visto da chi si avvicina senza le fette di prosciutto sugli occhi. Alla larga!
Complimenti
Mi permetto di aggiungere alcune considerazioni personali alla brillante analisi sociologica sapientemente condotta dal nostro "antropologo in incognito" ;-)
Come avviene pressoché in ogni gruppo sociale sufficientemente ampio, anche il "Movimento 5 Stelle" non è un monolite, ma presenta al suo interno una struttura articolata e molteplici correnti di pensiero, il che si manifesta concretamente nell'emergere di (almeno) due sottogruppi in rotta di collisione. In modo un po' rozzo ma suggestivo, chiamerò queste due componenti del MoVimento "i fanatici", entusiasti cultisti della personalità del dio Grillo, e "i critici", fautori di una gestione collegiale e trasparente dei processi decisionali interni all'organizzazione e insofferenti nei confronti del dirigismo autoritario di Grillo & Casaleggio.
Ho seguito con interesse il MoVimento, la sua evoluzione e dinamiche interne fin da quando stava muovendo i suoi primi passi, spinto soprattutto dall'interesse per quello che ritenevo - e ritengo tuttora - essere un fenomeno unico nel decadente panorama partitico italiano. Quindi mi sento di affermare, con una discreta cognizione di causa, che la componente "critica" del MoVimento ha giocato un ruolo fondamentale in questi anni, e ha contribuito in modo decisivo -- forse anche più del megafono mediatico di Grillo e del suo blog -- alla creazione, sul territorio, dello straordinario capitale di consenso politico "certificato" anche dai sondaggi a livello nazionale. Alcuni esempi di militanti appartenenti a questa "fazione" sono i vari Favia, Salsi e Tavolazzi, che guarda caso, sono finiti nel mirino epuratore del guru Casaleggio e del suo "sicario" Beppe Grillo.
Come cittadino italiano nauseato dalla corruzione dilagante nella casta partitocratica -- intesa come sistema di potere incancrenito e autoreferenziale, senza che questo implichi automaticamente una condanna indiscriminata da estendere anche ai politici onesti e capaci -- ho riposto molte aspettative nel fatto che il MoVimento seguisse un percorso di maturazione che lo portasse ad emanciparsi progressivamente da Beppe Grillo & Co. e a dotarsi di strumenti decisionali efficaci e collegiali. In altri termini, speravo che nel tempo la frangia "critica" acquisisse peso e coraggio sufficiente a far esplodere le contraddizioni interne al MoVimento, anche a costo di mettere in discussione la leadership del comico genovese. Le recenti vicende però mi fanno pensare che siano "i fanatici" ad aver preso il sopravvento e che, per usare le parole del nostro "antropologo di Velluto" abbiano dissotterrato l'ascia di guerra e siano decisi a non fare prigionieri, senza operare distinzioni tra "amici" e "nemici". In questo senso, temo - ma vorrei essere in errore - che la realtà senigalliese sia rappresentativa della situazione nazionale.
Per quanto mi riguarda, stanti così le cose, mi limiterò a proseguire nel mio monitoraggio distaccato del fenomeno "grillismo", con una punta di amarezza per la preziosa occasione di rinnovamento del quadro politico italiano, che il comico genovese sta gettando al vento mentre è intento a perseguire i suoi imperscrutabili disegni.
anche io sarei venuto se non avessi superato (facilmente) i limiti di QI :-)
allora, sul loro blog c'è scritto GLI flyers, PROPIO e tutte cose così, i contenuti invece sono di tutta eccellenza: si INTIMA entro il 31 gennaio a mettere ON LINE: foto, nome, cognome e breve biografia altrimenti (in barba alla privacy) il dittat... ehm organizzatore cancellerà chi non è in regola
se questo è il nuovo che avanza, preferisco lasciarli al mio cane questi avanzi... :-P buona furtuna ai novelli geni della politica impegnata ed eticamente compatibile!
Quanta rabbia leggo nelle vostre parole! Io ho partecipato alle riunioni di questo gruppo (ma non quella descritta dall'autore del post). Semplicemente ho visto persone curiose. Non esperte, è vero, ma curiose. Ognuno dice la sua, si discute (democrazia). C'è, semplicemente, la volontà di un pò di persone voler fare qualcosa, di non sentirsi solo "gestiti" o "rappresentati". E' un tentativo di fare. E di farsi conoscere, per coinvolgere chi la pensa in questo senso (come hai giustamente detto....un 10%, un 20% ?). Io non penso che un italiano su 10 sia un essere terribile come l'hai descritto. A me fa piacere che ci siano persone "normali", anche con Q.I. "normali" che cercano di fare qualcosa attivamente. Per gli interessi comuni. Non mi risulta che nessuno di quel gruppo rappresenti il Movimento 5 Stelle nè che nessuno abbia parlato di candidature. Ma solo di far conoscere anche a Senigallia che esiste il Movimento 5 Stelle. Movimento che è già entrato con dei consiglieri nei Comuni di Ancona, Fano, Jesi e tanti altri nelle Marche, muovendo i primi passi in maniera incerta come in questo momento a Senigallia (da quello che ho visto). Ma io tutta questa "cattiveria", "ignoranza" e altre cose negative non l'ho vista! Ciao a tutti.
Analizzo solo l'ultima frase del commento sopra:
'Ma io tutta questa 'cattiveria', 'ignoranza' e altre cose negative non l'ho vista! Ciao a tutti.'
Caro amico (extracomunitario o italiano che tu sia) se elenchi una serie di cose stai parlando di un soggetto grammaticale plurale, quindi l'uso del verbo al singolare è un errore, abbastanza grave visto che la padronanza nell'accordo soggetto-verbo è la base di qualunque pretesa di conoscenza di una lingua, e se può capitare di sbagliare nel parlato (vedi anacoluto), nello scritto purtroppo non c'è perdono né redenzione.
Certo siamo in un paese libero, o che almeno prova ad esserlo, ma così come ognuno può scrivere le panzane che vuole e farlo facendo gli errori che vuole (o che non può evitare di fare), allo stesso modo siamo liberi noi, umili fluenti della lingua italiana, di affibbiare certi aggettivi, aggettivi che per pietà cristiana è bene lasciare sottointesi.
Ma poi non mi si dica che siamo cattivi :-).
Buona fortuna!
l'anacoluto mi ricorda un famoso(?) troll locale e la sua fissa per la grammatica
ma chissà dove sarà finito...
il redattore capo
Spesso le cose migliori vengono fuori dalle persone considerate, secondo parametri del tutto relativi, sciocche o con Q.I. alquanto basso. Data la tua incommensurabile conoscenza, credo non ci sia bisogno di ricordarti quali autorevoli esponenti del mondo scientifico erano ritenuti poco intelligenti. Del resto, lavorando con bambini dal Q.I. piuttosto basso, posso confermare quanto sia reale la loro creatività e costruttivo il loro genio. La prossima volta, forse, sedendoti con loro, potresti arricchirli con il tuo illuminato pensiero e soprattutto con le tue innovative proposte; nessuno di loro ti deriderà, perché l'intelligenza apre spazi di confronto, l'ignoranza li chiude.
Buongiorno a tutti. Sono un Senigalliese medio, o meglio "MOLTO MEDIO" citando un aggettivo dell'articolo di questo blog. Come molte altre persone, non solo a Senigallia, da un pò di tempo sono incuriosito dal Movimento 5 stelle. Vorrei ringraziare l'autore di questo articolo perchè non sapevo che a Senigallia qualcuno sta cercando di far conoscere questa novità politica. Da quello che ho letto sopra mi sono fatto una certa idea, che forse potrà cambiare, comunque ho rafforzato alcuni miei convincimenti. Sono andato a curiosare su facebook, sul sito "meetup" di queste persone e sul blog di Grillo (che già conoscevo e che saltuariamente attirava la mia attenzione per argomenti interessanti). Anzitutto da quanto scritto nell'articolo sopra (e da alcuni dei commenti scritti dopo) ho intuito che: un senigalliese "MEDIO" non sarebbe degno di interessarsi di politica o di parlare di politica con altri senigalliesi "medi". Quindi solo i senigalliesi "super" possono decidere per gli altri? Il sito facebook citato mi sembra sia attivo da anni, quindi da ben prima che le persone che si sono riunite prima di Natale abbiano deciso di fare qualcosa... mi sembra di capire che sono molto disorganizzati (è meglio dire cosi, piuttosto che di terapia di gruppo, secondo me): forse non sono capaci, ma secondo me se degli sconosciuti devono organizzarsi all'inizio non possono essere coesi e ben strumentalizzati. Per me il banchetto è una cosa giusta: io da senigalliese medio ci andrei, se non altro per informarmi e chiedere. Infine: il timore riverenziale nei confronti di Grillo può essere lo stesso che negli ultimi anni (decenni?) ha condizionato (ovviamente non nei confronti di Grillo, ma nei confronti di altri personaggi ben più potenti che tutti conosciamo)tutti i politici, industriali e dirigenti che hanno modulato la nostra vita di perfetti cittadini "molto medi". E inoltre: l'italiano perfetto, gli errori grammaticali, le sviste da tastiera, i congiuntivi sbagliati..... ho avuto la sensazione di qualcuno si senta un pò "accademico della Crusca".... in televisione i nostri politici hanno ampiamente dimostrato di fare sfondoni grammaticali e culturali ben più grossi...... comunque: ora sono convinto: andrò alla prossima riunione del Movimento 5 Stelle a Senigallia. Perchè mi sento un senigalliese "medio". E penso proprio che a febbraio voterò in tal senso. Grazie per avermmi chiarito i miei ultimi dubbi.
Dottor Ricolvati perché commette l'ingerenza di commentare i suoi stessi articoli? Non sarebbe cosa più buona e giusta che si limitasse a vagliare la grammatica e i contenuti dei suoi articoli lasciando a noi, mortali, semidei e dèi, i commenti? (domanda retorica).
Non capisco tutta questa improvvisa (?) mania di protagonismo, forse un attacco di quillismo acuto?
ma voi che scrivete questi articoli, siete della Lega?
hai ragione: non dovrei commentare i miei articoli, ho perso la testa di fronte all'efficacia dei tuoi argomenti
per farmi perdonare ho autorizzato la pubblicazione di due tuoi commenti inutili, questo e il precedente
un altro riferimento alla grammatica (vatti a leggere l'art. 11 della netiquette ancora in vigore) non sarà pubblicato
Mi dispiace per il sign. Talucci, che in passato ha scritto cose interessanti e mosso critiche molto intriganti, ma in questo caso (secondo me) ha sbagliato. Leggendo le sue righe, e i successivi 2-3 posts (Lorenzo, Topo Assassino....), ho avuto la sensazione di rivedere i vari Sgarbi, i vari Vespa, Fede, Minzolini.... gente che spesso ha descritto la realtà da uno scranno troppo alto. Gente che ha perso credibilità per troppi pregiudizi o servilismi. Mi dispiace, ma con questa critica un pò "qualunquista" ad un gruppo di gente che si identifica in un movimento politico non ancora presente a Senigallia (poteva anche essere qualsiasi altro partito) colpevole solo di essere disorganizzata, stavolta il blog "La Piaga di Velluto" è voluto salire su un piedistallo troppo alto. Figuraccia.
In realtà la mia critica non è rivolta verso la disorganizzazione, ma verso l'ignoranza nei confronti della cosa pubblica e la cieca fiducia nel "caro leader" qualsiasi cosa dica o faccia.
Soprattutto l'ignoranza è imperdonabile, nel lavoro, nello sport, nella politica e va colpita ovunque si trovi.
Probabilmente ti sarai divertito quando ho rivolto le mie critiche altrove, ma quando ho toccato un argomento che ti sta a cuore hai reagito. Io figuraccia, ma tu dovresti mostrare un maggior distacco. In fondo, come tutti, anche tu hai la Verità in tasca e ti secca quando viene messa in discussione.
senigalliesi molto medi ignoranti ma con le palle che in parte lavorano 18 ore al giorno , non sono riunioni nascoste sono aperte a tutti, non è la carboneria, non siamo un partito coi soldi, non ci possiamo permettere una sede si va dove non si paga . Siamo gente stanca della solita politica che vogliamo cambiare, non sarà così facile, proveremo a fare una rivoluzione politica.
hai detto di tutto ma se sei una persona con le palle quella sera potevi esporlo davanti a tutti e non parlare dietro a un video. Se non condividi queste riunioni nessuno ti obbliga a partecipare. Detesto le persone piatte e medie, a potare la vigna ci sono tante persone che ci dovrebbero andare anche fuori dai grillini
presto, hanno già bisogno di soldi, accorrete numerosi a versare un obolo alle casse del partito :-)
"L'uomo ragionevole adatta se stesso al mondo, quello irragionevole insiste nel cercare di adattare il mondo a se stesso. Così il progresso dipende dagli uomini irragionevoli." G. B. shaw
“Nous laisserons ce monde-ci aussi sot et aussi méchant que nous l'avons trouvé en y arrivant" Voltaire" Voltaire
credo che queste due citazioni riassumano molto bene il mio sano, saggio e matematico pessimismo; ma nondimeno credo che l'impegno sociale e civico o anche semplicemente culturale valga la pena essere messo in pratica non perché si creda di cambiare il mondo ma per il gusto di fare qualcosa della propria vita, e non farsi speranze è il modo migliore per non essere delusi o peggio rendersi ridicoli.
Detto questo e proprio per questo creammo il primo meetup, che - con tutta l'affetto per La Piaga - devo contestare: non è vero che fece poco e niente, realizzo con successo - e a costo ZERO - 2 V day (DUE), realizzò vari critical mass e il concorso-provocazione Parcheggi Creativi. Certo fu merito del primo organizer e delle sue capacità evidentemente sovrumane ma se a Lui (il primo organizer del meetup storico) va riconosciuto almeno il 51% del merito, il restante 51% va a chi si impegnò con lui in quelle imprese disperate, gioiose e scanzonate ma non prive di un valore civico. Per rispetto di quel gruppo e della verità sarebbe da riconoscere che le cose che si misero in cantiere furono realizzate tutte.
Perché un gruppo storico meetup c'è stato ed è quello del 2006, senza nulla togliere alla new generation :-), e francamente non capisco perché non ci sia ancora una statua equestre del primo organizer attorniata dai vari iscritti in una piazza di Senigallia in ricordo di quella straordinaria stagione di impegno civico! :-P
non ti ringrazieremo mai abbastanza per quello che hai fatto, Andrea
la nostalgia per i primi grillini (pur fra scazzi e prese per il culo) c'è tutta
Vorrei fare anch'io, come Andrea Cesanelli, una citazione ma molto meno colta di Shaw e Voltaire.... (beata mia ignoranza) tuttavia secondo me calzante e pragmatica. Un vecchio contadino una volta mi disse: "nella vita spesso si fa come quando si guida una macchina: se guardi indietro vai a sbattere". Non so se a sua volta il vecchio contadino l'aveva rubata a qualcuno, ma a prescindere da ciò, io ne ho fatto prezioso tesoro.
Sicuramente chi ha tentato di creare il M5S a Senigallia anni fa, facendo e realizzando iniziative bellissime, va rispettato come si rispetta chiunque. Ma deve essere chiaro (secondo me) che se qualcuno ci riprova in un secondo momento non necessariamente deve essere posto in secondo o terzo piano. E poi (perdonatemi): non sono d'accordo con Shaw: io non voglio adattarmi ad un "mondo" che per me è sbagliato (intendo quello politico). Finirei con il fare quello che il mondo politico fa. E non mi piace. Piuttosto mi alzo, mi attivo, e cerco di fare un mondo migliore, quello che ognuno di noi sogna. Cosi pensava Cavallo Pazzo. Ma l'hanno fatto fuori. Un gran peccato.
carissimo presunto giornalista da strapazzo ,tu sei il classico senigalliese che davanti alla gente parla bene ma di nascosto ne dice di tutti i colori ,sopratutto verso le persone che non si conosce ,tu sei il classico personaggio che sotto sotto lecca il culo al sindaco ed company ma in pubblico ne parla male,ti do un consiglio da nemico abbassa la cresta e datti da fare sul serio se ami questa città. vediamo se ai il coraggio di postare tutto, bay
@{Roberto Scafi}: Mio nonno era solito dire: "L'educazion' sta ben' anch' n'te lo stip' del purchett'". A mio parere, una perla di saggezza contadina. Facciamone tesoro -- senza dimenticare l'importanza dell'ortografia e della sintassi...
Posta un commento