Patrizia Casagrande Esposto nominata Commissario Straordinario della Provincia di Ancona.
Già pronti i Mondiali di ruzzola combinata e a squadre.
A Senigallia il Centrodestra ottiene la prima vittoria del 2012.
L'esultanza di Berlusconi: "Senigallia Terra Promessa".
Attaccamento alle istituzioni e fedeltà alla bandiera. Questi i valori che hanno convinto Patrizia Casagrande Esposto, Presidente della Provincia di Ancona in aspettativa, ad accettare la carica di Commissario Straordinario della Provincia. La nomina, con decreto del Capo dello Stato del 2 giugno, consente al Commissario ampie deroghe nell'amministrazione dell'Ente, compresa la possibilità di affidare lavori pubblici senza gara d'appalto e di individuare le priorità in perfetta solitudine, senza i noiosi filtri di politica, trasparenza e merito.
Il sogno di ogni amministratore pubblico quello del Commissario, divenuto nei decenni un sistema di potere parallelo senza vincoli, se non quello del tetto di spesa o di attendere Finanziaria o Milleproroghe per vedere se l'incarico è stato confermato. Si calcola (Sole 24 Ore - Radicali.it) che negli ultimi cinquant'anni siano stati nominati circa diecimila Commissari Straordinari in tutti i campi: rifiuti di ogni tipo, rischio idrogeologico, scuola, enti, sanità, carceri, mobilità, grandi opere ecc.. Alla radice del fenomeno un sistema politico che non è mai riuscito a produrre norme chiare ed attuabili e a trovare la sintesi nella spartizione del potere.
I Commissari sono svincolati dal controllo della Corte dei Conti e dalla giurisdizione del TAR, agiscono sulla premessa dell'emergenza (terremoti, inondazioni, carestie, invasioni di cavallette) e, col passare degli anni, la loro competenza si è estesa agli eventi programmati di ogni tipo, anche tristemente famosi, tipo il G8 della Maddalena e i mondiali di nuoto a Roma. O alla gestione di un Ente locale tipo ferrovecchio, la Provincia, che vive in un vulnus legislativo.
Da oggi anche la Provincia di Ancona ha il suo Commissario. Con un'invidiabile capacità di spesa per gestire e tenere in esercizio circa 950 km di strade, centinaia di km di corsi d'acqua, amministrare circa 400 dipendenti, dozzine di edifici scolastici, centri per l'impiego e la formazione. Il Commissario Casagrande potrà assegnare appalti, affidare incarichi temporanei, sfogliare curricula, nominare consulenti e aumentarsi lo stipendio (pare fino al 60%) in grande scioltezza e per un lungo periodo, dato che la riforma delle Province non è in cima all'agenda politica. E non appare neppure nell'agenda di un altro Commissario Straordinario, Bondi, quello della spending review.
Che dire? Commissario Casagrande, sembrava spacciata ed invece è la benvenuta nel ristretto novero dei Potenti d'Italia.
Alla fine è arrivata la carota
Il 2012 sarà ricordato come annus horribilis per il Centrodestra, con la perdita secca di metà degli elettori e difficoltà persino nelle assemblee di condominio. Ma non a Senigallia, dove la Giunta Mangialardi ha deciso di premiare la squadra materasso del Partito Popolare Europeo (ex PDL) con una Presidenza di Commissione, la Quinta, che si occupa di Cultura, Promozione e Turismo.
Da sempre considerata un club della pipa o un'accolita di debosciati, la Quinta Commissione è storicamente nota per l'incapacità di riunirsi, vuoi per la scarsezza di argomenti, vuoi per l'incapacità dei troppi Assessori competenti (Schiavoni, Curzi e, un tempo, Colocci) di portare le pratiche in Commissione. Dopo due anni e mezzo di trattative sotterranee, la Maggioranza ha mollato l'osso e concesso la Presidenza di una Commissione non certo strategica. Dal canto suo l'Opposizione del PPE ha atteso pazientemente la carota, astenendosi dal commettere gesti inconsulti, tipo fare opposizione.
Il beneficiario della carica è il Consigliere Enrico Rimini, un giovane che deve farsi le ossa da sempre, dato che sin dal 2007 bombarda gli organi di stampa con i suoi (spesso estroversi) comunicati. Dopo aver ricoperto tutte le cariche di partito che ad un giovane sia dato di ricoprire, da Forza Italia in giù, Rimini è finalmente approdato a qualcosa di importante, ammesso che abbia capito cosa. O almeno avrà qualcosa per aggiornare il suo blog, fermo da sei mesi.
Dalla redazione della Piaga di Velluto facciamo i migliori auguri di buon lavoro (quale?) al neopresidente e ci auguriamo che questa nomina faccia tornare i quattro Consiglieri del PPE fra i banchi dell'Opposizione. E' arrivata l'estate, c'è da rivoltare il materasso.
mercoledì 6 giugno 2012
lunedì 4 giugno 2012
Di uova marce e altre amenità
Una nuova missione: dividere la merda dalla fuffa per ottenere qualcosa di leggibile.
La tragica vicenda del lancio di uova contro alcuni locali del lungomare, ha riempito le pagine di cronaca di una settimana fa. La Polizia è sulle tracce di una misteriosa berlina nera da cui sarebbero stati lanciati gli ordigni. Gli accertamenti balistici svolti dalla Scientifica hanno accertato che il lancio sarebbe avvenuto dall'auto in corsa perchè le uova si sono rotte completamente. Cade definitivamente l'ipotesi del misterioso attentatore che avrebbe depositato le uova a terra per poi dileguarsi rapidamente. Siamo in attesa degli sviluppi, ci terranno aggiornati.
La movida dell'estate 2012 sarà la prima che vedrà la definitiva militarizzazione di un'ampia porzione del lungomare. Gli straordinari profitti generati dai milioni di litri di alcol erogati ogni weekend, hanno convinto i tenutari del lungomare a mettere mano al portafoglio e ad organizzarsi per la sicurezza. I sintomi ci sono tutti: probabilmente l'estate 2012 sarà la prima in cui ci scapperà il morto o il ferito grave, non sappiamo se al lungomare, in Centro Storico o al Mamamia. O in tutti e tre i posti. Non si tratta di gufare o remare contro i birrai, gli unici imprenditori senigalliesi che macinano profitti a palate. Si tratta di capire che siamo arrivati al punto di non ritorno, alla massa critica che genera il degrado, non nella qualità del servizio o dei luoghi, ma nei comportamenti delle persone.
La via legale alla politica
Anche le sentenze ad orologeria hanno tentato di riempire le pagine dei giornali. Con grande tempismo ci sono arrivate notizie di sentenze pro o contro il Comune e il Consigliere Paradisi, per questioni che si trascinano da anni. C'è voluta la Cassazione per stabilire che lo scooter di Paradisi, in un momento imprecisato dello scorso decennio, era in divieto di circolazione in area pedonale, perchè, anche se condotto a mano, stava circolando. In questo modo sono in difetto tutti coloro che conducono a mano la bicicletta per il corso e sono centinaia di persone al giorno. E poi parlano di paralisi della Giustizia, un giudice di Cassazione pagato 10.000 Euro al mese per emettere una sentenza ridicola. Sarebbe bastata una telefonata a un qualsiasi Vigile Urbano, purchè esterno al Comune di Senigallia.
Resta il fatto che Paradisi, per tenere botta, ha reso pubblica un'altra sentenza che lo vede vincitore nei confronti del Comune, per un incidente stradale avuto, sempre nel decennio trascorso, alla rotatoria del Cityper. Fortunatamente (e purtroppo) la sentenza è stata emessa da un giudice monocratico che ci costa molto meno, ma c'è il forte rischio che il Comune decida di fare appello, aumentando il prezzo della Giustizia. I gradi di giudizio sono tre, se ne riparla il prossimo decennio.
Agiografia evangelica
Neanche il tempo per la Caritas di lanciare l'ennesimo allarme sulla povertà nel senigalliese e subito arriva la risposta della macchina mediatica del Sindaco, ammesso che ne possegga una, dato che spesso fanno a gara per dargliela a noleggio gratuito. I toni sono evangelici, quel "non siete soli e non lo sarete mai" fa il paio con il ben più impegnativo "lasciate che i poveri vengano a me" di cui non si deteneva il copyright. L'intervista occupa mezza pagina del Corriere Adriatico di venerdì scorso e fanno sensazione le tre foto che vedono un Padre Mangialardi ispirato e pensieroso, spesso cogitabondo, roba che nemmeno Obama e Zapatero, per citarne un paio.
Le domande sono accomodanti, per quanto possa essere comodo un inginocchiatoio, ma la comicità è involontaria: il riferimento a comportamenti più sobri stona con le tre serate di fuochi d'artificio previste per questa estate. Quando vivevamo nel boom economico ne avevamo una sola, ma in busta paga si festeggiava sul serio.
Anche la sinergia con la Caritas fa un po' sorridere: il Vescovo sta spendendo dieci milioni di Euro in edilizia e parcheggio interrato di via Cellini. E' diventato il più vivace imprenditore senigalliese, l'unico che sembra capace di portare a termine i cantieri. L'unico che ha saputo cogliere l'occasione economica della Complanare, che taglierà il parcheggio gratuito dell'Ospedale per lasciarci un parcheggio interrato a pagamento. L'unico che ha un finanziatore che gli altri costruttori non se lo sognano nemmeno.
Forse la sinergia è riferita alla promozione che l'Amministrazione fa alle opere della Chiesa, dato che il Comune ha un fondo di solidarietà di soli 250.000 Euro, una caccola nell'Universo e neanche di quelle grosse. La colpa è del Patto di stabilità, che ci impedisce di spendere il denaro disponibile, anche se non sapremo mai come potrebbero essere spesi quei soldi, se in servizi sociali, promozione turistica, asfalto o selciato.
Nella concezione di Padre Mangialardi il povero è immateriale al punto da non poter essere individuato e viene raffigurato senza fantasia, prendendo a piene mani nei luoghi comuni della stampa. Eppure basterebbe un giretto in città per avere idee e raffigurazioni ben più chiare. Dalle imprese che chiudono, su cui non si deve parlare, se non per bocca dei rappresentanti di categoria che lanciano generici allarmi. Dall'occasione mancata dei lavori di Autostrada e Complanare, ancora si ricordano i sindacati esultanti per le ricadute economiche sul territorio. Su un bilancio di 2-300 milioni di Euro forse un milione è ricaduto sulle imprese del territorio. Ed erano di Mondolfo e Fano.
Sui faraonici piani urbanistici, bloccati dalla crisi, che nessuno ha il coraggio di rivedere al ribasso, e nelle opere pubbliche e nelle potenzialità edificatorie. La più grossa impresa di costruzioni senigalliese sta affondando proprio in uno di quei piani urbanistici. Ecco, aprire un dibattito sincero e franco sulla crisi dell'edilizia e su qualche scelta avventata potrebbe essere un modo di tenere coesa la Città, come dice Padre Mangialardi. Un modo di attivare sinergie, o di non nascondere la polvere sotto il tappeto.
Ma non subito: adesso ci sono i fuochi d'artificio.
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